Per la serie “Paese di Merda” oppure, com’era caro ad un vecchio amico ormai disperso “Stronzate all’italiana”, vi racconto un episodio accaduto oggi. Lo scenario: pagare il bollo auto, odiosa tassa tra le tante che tartassano i proprietari di un’autovettura. Questa volta, dopo lo Stato, le Assicurazioni, il PRA, la Stradale, ecc, si tratta del balzello dovuto alla regione.
Prmo tentativo. Si può pagare online con ING Direct? No.
Bene, secondo tentativo. Si può pagare online con Intesa Sanpaolo? No.
Sembra perchè la regione Piemonte non è “convenzionata”. Ma si può pagare comodamente alle ricevitorie del lotto, all’ACI, al sito di Poste Italiane o di Banca Sella (se si è clienti) oppure al temutissimo… UFFICIO POSTALE! Nooooo… E va bene. Vai col terzo tentativo.
Passo al bancomat a prendere un po’ di soldi, per evitare che mi rimandino indietro dicendo che non si può pagare col bancomat (regolarmente quando pago in contanti e chiedo se si poteva anche pagare col bancomat mi rispondono “Ma certo, è ovvio!”, poi però quando ho solo il bancomat chissà perchè tocca uscire a prelevare perchè non è permesso per quell’operazione).
Mi reco quindi all’ufficio postale. Milano. Caldo umido. Il cielo minaccia pioggia. L’ufficio postale di via Andrea Doria è un’isola accogliente e moderna, con le sue comode polrone, gli intarsi moganati e l’aria condizionata che ben predispone ad una breve attesa per il proprio turno. Ma va, scherzo, è la solita bolgia e disorganizzazione allo stato brado, sembra come al solito di entrare in un suk. Prendo il numero, chiedo il modulo per pagare – che ovviamente non c’è tra quelli disponibili, compilo ed aspetto. Tocca a me. L’impiegata è sulla cinquantina. Prende il foglio, non va bene. Ho ricalcato troppo perchè avevo sbagliato una cifra del codice fiscale. “Non devono esserci correzioni”. Mi faccio dare un altro foglio, ricompilo… Per fortuna non c’è da scrivere per tre volte l’indirizzo come per i CC. Alla fine l’impiegata suo malgrado prende il foglio e comincia la laboriosa operazione di RICOPIARE al computer i dati da me inseriti sul modulo.
Mentre smanetta noto che, come ad Ivrea, anche qui a Milano gli impiegati dell’ufficio postale usano il mouse con un’interessante presa ruotata di 90 gradi, come rappresentato in figura, forse per sfruttare meglio l’ampia libertà di movimento permessa dal tappetino del mouse posto sotto la tastiera. Mentre mi chiedo quali considerazioni ergonomiche possano aver portato ad una sì singolare evoluzione, la signora mi gela dicendo: “Qui mi chiede il chilometraggio (dato che non compare sul modulo), non si può continuare. Vada a pagarlo all’ACI, qui non si può.”
L’altra impiegata interviene dicendo che lei non l’ha mai messo. “E no, ma non mi fa continuare, serve il chilometraggio”. Le chiedo di ignorare il campo, oppure di scriverci i KM della mia auto, più o meno 210.000, mi dice che non ci stanno e mi gira la schermata del computer.
A questo punto mi cadono le palle. C’è un form con una decina di campi, tutti dati che ho, tipo del veicolo, regione, data di scadenza, ecc ecc ed infine Kw. “C’è scritto kappa vu, chilowatt, non chilometri. Sono tutti dati che ho.” Le dico cosa scrivere in ogni campo, poi preme il magico bottone di invio, e magicamente compare quel che devo pagare (che corrisponde perfino a quel che sapevo di dover pagare).
Ah… In fondo al modulo dicitura “Solo Contanti”. Vedete che avevo fatto bene a prelevare? Da lì in poi – prendere i soldi giusti ed incassare, e poi vedendo che non andavo via pure a darmi la ricevuta del pagamento – non ci sono altri problemi.
Ma io dico… Questa gente, da dove cazzo arriva? 50 anni e sei alle poste… Possibile che ogni volta che fa un’operazione è sempre come se fosse la prima volta? Ma non si può fare un test del QI e segare tutti quelli che non passano un ragionevole minimo? Perchè ci si ritrova sempre a che fare con dei rimbambiti ignoranti? Ricorderò sempre che un pacco spedito alla posta (cioè consegnato all’impiegata dopo aver compilato moduli e pagato quanto dovuto) mi è tornato indietro perchè non erano stati messi i francobolli.
E poi, visto che le tasse italiane già sono tra le più alte al mondo, non potrebbero almeno essere FACILI DA PAGARE? Sveglia!!!