L’Azienda Agricola Corte Madonnina si trova all’interno del Parco Regionale del Delta del Po emiliano; i vigneti appartengono alla zona nota come “Bosco Eliceo” (DOC dal 1989), caratterizzata da dune sabbiose, boschi di lecci, valli e saline. I vitigni coltivati sono in prevalenza Fortana, Merlot e Sauvignon, “Vini delle Sabbie” in quanto coltivati franchi di piede in questi terreni sabbiosi, affacciati sul mare, intorno all’antica Abbazia di Pomposa. Parliamo quindi di basse rese e vini sapidi e fruttati, intensi e profumati per lo più da bere giovani, ma anche merlot affinati in rovere che sviluppano rotondità e pienezza, ben prestandosi ad un medio invecchiamento.
Ho avuto il piacere di ricevere in regalo da mio papà e mio fratello, che l’hanno scoperta per caso in una gita, un cartone con tre bottiglie: Sauvignon, Fortana e Spumante Brut. Li ho molto apprezzati, e tra un sorso e l’altro ho preso qualche appunto. Di seguito la mia recensione.
“Sauvignon”, Emilia IGP. Vitigno Sauvignon in purezza. Alcol 11,5% vol. Annata: 2016. Categoria di riferimento: vini bianchi giovani affinati in acciaio.
Area di produzione: delta del Po. Vitigno coltivato in terreni sabbiosi, affinato per 4 mesi in acciaio.
Degustazione: Bel colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Al naso, buona intensità e complessità dei profumi tipici del sauvignon, vegetali ed erbacei, peperone su tutte, con punte di frutta acerba come lime e pompelmo. All’assaggio, entra con grande autorevolezza, si espande in bocca con una piacevole freschezza e sapidità, finisce abbastanza lungo con i suoi sentori vegetali che vanno pian piano smorzandosi. Per me è un ottimo vino, magistralmente equilibrato nell’aspetto, profumo e gusto, e rappresenta un’espressione perfetta del vitigno Sauvignon. Armonico.
Il mio punteggio: 91 punti.
“Fortana del Bosco Eliceo DOP”, Emilia IGP. Vitigno Fortana in purezza. Alcol 11,5% vol. Annata: 2016. Categoria di riferimento: vini rossi giovani frizzanti.
Area di produzione: delta del Po. Vitigno coltivato in terreni sabbiosi, affinato per 3 mesi in acciaio.
Degustazione: Anche in questo caso il vino si presenta con un ottimo colore rosso rubino con riflessi granati, pieno e corposo. Entra nel calice sfrigolando una spuma cremosa. Al naso, buona intensità di profumi principalmente vinosi di mosto e floreali, accompagnati però da una piacevole, particolare speziatura. All’assaggio mi sorprende per una sostenuta tannicità, perfettamente bilanciata da una suadente morbidezza. Il resto lo fa l’anidride carbonica, che esalta un vino sì fresco e secco, ma non tagliente e decisamente equilibrato. Diverse quindi le sue peculiarità rispetto alla categoria di riferimento, oltre al fatto che – va sottolineato – si tratta di viti allevate a piede franco in terreni sabbiosi, immuni alla fillossera. Perfetto come aperitivo o come accompagnamento a carni grasse e risotti, oltre al suo naturale abbinamento con l’anguilla, magari alla brace.
Il mio punteggio: 87 punti.
“Cuvée dell’abate”, Vino Spumante di Qualità, ottenuto da uve Sauvignon, Trebbiano e Incrocio Manzoni. Alcol 12,0% vol. Sans année. Categoria di riferimento: vini spumanti metodo Charmat.
Area di produzione: delta del Po. Vitigno coltivato in terreni sabbiosi.
Degustazione: Il vino è limpido, di colore giallo paglierino piuttosto scarico ma con qualche bel riflesso dorato. Il perlage è composto da bollicine fini, numerose e abbastanza persistenti. Al naso sprigiona un’avvolgenza di profumi floreali e fruttati: acacia, gelsomino, pesca noce, ananas, miele, che conferiscono una piacevolissima sensazione di freschezza ed invitano all’assaggio.
In bocca entra discreto, piacevolmente frizzante e secco, ma sorprende per la notevole persistenza dei suoi aromi floreali, forse la sua caratteristica più peculiare ed interessante; per il resto, nella sua categoria il vino non teme certamente confronti, è un ottimo metodo Charmant ideale per brindisi ed aperitivi informali.
Il mio punteggio: 87 punti.
Riassumendo, ho degustato con piacere i prodotti dell’Azienda Agricola Corte Madonnina, trovandoli di ottima qualità. Mi ha particolarmente colpito il loro “Sauvignon” per classe ed equilibrio, ma anche Fortana e Spumante sono vini assolutamente ben fatti, che nella loro categoria – in base alla mia esperienza di assaggio, si posizionano bene. Sono curioso di assaggiare il loro Merlot passato in legno, sono sicuro che prima o poi verrà l’occasione giusta!
Filippo Forchino. Classe 1975, laureato in Informatica, ha lavorato nel settore delle telecomunicazioni, automotive e domotica per grandi multinazionali. Attualmente presta la sua consulenza negli stessi settori come libero professionista. Appassionato di moltissime cose, dalla scrittura al disegno, dalla lavorazione del legno a quella della ceramica, dal trekking alla fotografia, inizia quasi per caso a frequentare i corsi di qualificazione per Sommelier AIS nel Settembre 2016, continua per passione e viene laureato Sommelier a Gennaio 2018. Da allora ogni tanto scrive anche qualche articolo sul vino, mettendoci più competenza possibile!